Nel mondo Reale

Novità e bellezze sempreverdi dalla
Toscana che ci circonda

La via Francigena in Toscana

Via Francigena

Da San Miniato a Gambassi Terme.

Se la vostra vacanza comprende il cammino della Via Francigena allora possiamo consigliarvi il tratto vicino al nostro camping San Miniato-Gambassi. Sono circa 24 Km, che per gli esperti di trekking equivalgono a 6 ore di cammino, questo tratto è forse fra i più impegnativi e la difficoltà è dovuta dalla mancanza di punti di ristoro. Tutto cambia se deciderete di sostare nei vari punti di interesse, allora il tratto sarà di 34 Km solitamente percorribili in 3 giorni, e il tutto prenderà una forma più vacanziera. Qualunque sia la vostra scelta il percorso sarà magico perché attraverserete le colline della Val d’Elsa, la quale regala bellissime panoramiche del territorio e al termine del cammino sarà possibile rilassarsi nelle acque termali di Gambassi. Nelle prossime righe sono tracciate le soste possibili del cammino della Via Francigena e le attrazioni principali dei luoghi che toccherete al vostro passaggio. Non resta che augurarvi buona lettura e buon cammino!

San Miniato, fra storia e profumi terreni.

Nella città medievale di San Miniato potrete visitare la Rocca, una torre fortificata sfruttata principalmente per controllare gli spostamenti dei nemici pisani e fiorentini che, nel ‘200, animavano battaglie per la supremazia della città, data la posizione geografica strategica per gli scambi commerciali dell’epoca. Potrete fare anche tappa a Chianni e così visitare la pieve duecentesca di Santa Maria Assunta. Assolutamente non da escludere i percorsi enogastronomici che comprendono prodotti vinicoli e oleari se vi fermerete in questo storico colle, ma un prodotto è sovrano agli altri, il tradizionale tartufo bianco, un prezioso dono della natura, tipico della zona, raccolto per essere assaporato, grazie alla sua versatilità, nei primi piatti o nelle bruschette come raffinata degustazione. In autunno, nelle ultime tre settimane di novembre, è possibile partecipare alla Sagra del Tartufo Bianco, mentre per i viaggiatori che affronteranno il cammino nel periodo estivo si consiglia la Notte Nera, a giugno, un percorso per una totale immersione nel sapore del tartufo nero. Ma ci sono anche altre giornate alternative per assaporare questo particolare fungo tuberoso. Se il viaggio è già deciso per settembre l’alternativa ideale è la visita alla frazione di La Serra e si consiglia l’ultimo fine settimana del mese perché così sarà possibile partecipare al White Truffle Festival e come si può intuire dal nome è un festival in onore del tartufo bianco. Non possiamo non citare anche un’altra imperdibile occasione, la Festa del Tartufo Bianco e del Fungo Porcino di Balconevisi, che si svolge solitamente il terzo weekend di ottobre. Poco fuori dal centro di La Serra si trova l’antico centro agricolo di Palagio dove è situata la storica villa rinascimentale della famiglia Pazzi di Firenze. Appena sopra la località si trova il borgo disabitato di Montebicchieri, una perla anche per gli intrepidi urbexer, infatti la città abbandonata mantiene ancora il suo fascino grazie al castello, alla chiesa, alla torre e a qualche mura in pietra ancora in piedi. Arrivati a questo punto, prima di continuare il viaggio, è consigliabile cercare un punto di ristoro a San Miniato.

Castelfiorentino, tradizione religiosa e arte.

La Via Francigena è molto faticosa, se non abituati al trekking, ma se avete fatto una sosta, esperti o principianti che siete, riuscirete nell’indimenticabile impresa e sarete pronti a procedere per Castelfiorentino, la piccola Firenze situata tra la Valle dell’Arno e la parte settentrionale della Val d’Elsa, anche chiamata “Castello”. A Castelfiorentino potrete far visita al museo dedicato al pittore rinascimentale Benozzo Gozzoli, colui che ha lavorato alla maestosa cappella dei Magi di Firenze di Palazzo Medici Riccardi. Non potrete non fare una sosta neppure al museo di Santa Verdiana, al cui interno potrete osservare opere d’arte, antichi manoscritti e vasi religiosi rinvenuti nelle chiese del luogo nel corso dei secoli. All’interno del museo una rappresentazione della Madonna col bambino di Cimabue, rinominata la Madonna di Castelfiorentino, alla quale gli studiosi pensano possa averci lavorato anche Giotto. Dopo la visita al museo si consiglia di fare tappa a Dogana, frazione di Castelfiorentino, dove potrete visitare la Cappella della Madonna della Tosse, ricca di affreschi del già nominato Benozzo Gozzoli. Da qui potrete raggiungere anche l’incantevole borgo di Castelnuovo d’Elsa, le cui radici sono ancorate all’agricoltura e che riaffiorano ancora oggi. Dopo il riposo necessario per affrontare un’altra partenza è li ad aspettarvi Gambassi Terme e qui si che vi riposerete.

Gambassi e l’acqua di vita.

Il cammino è quasi finito e Gambassi Terme è la conclusione perfetta. Nel medievaleggiante centro storico potrete visitare edifici storici come la Chiesa di Santa Cristina e la Chiesa di Cristo Re, ricca di dipinti cinque-settecenteschi. L’ultima tappa del cammino consiste nel fermarsi, o meglio rilassarsi negli ormai noti stabilimenti termali di Gambassi Terme che si trovano all’interno di un giardino circondato da piante secolari. In realtà, le proprietà delle acque termali di Gambassi erano note fin dall’epoca medioevale, quando Gambassi fungeva da luogo di sosta per i pellegrini della Via Francigena, infatti l’acqua delle Terme è consigliata in caso di disturbi dell’apparato respiratorio e gastrointestinale. Nelle Terme della Via Francigena potrete provare i vari trattamenti termali e di bellezza, immergervi nella piscina (disponibile sia esterna che interna con idromassaggio) o riscaldarvi nella sauna o fare molto altro. Come conclusione di un viaggio di questo tipo, che riesce a distendere anima e corpo, è quello che ci vuole, quindi abbandonatevi a un completo relax.

Montaione, i monti e la storia della Toscana.

Anziché terminare il cammino della Via Francigena a Gambassi potrete scegliere in alternativa Montaione, un piccolo borgo medievale posto su una vetta che si affaccia sulla Valdelsa, circondato da filari di viti ed uliveti e da variegate aree boschive ricche di querce, castagni e lecci. Montaione si trova a pochi chilometri dal Sacro Monte di San Vivaldo, la riproduzione della Gerusalemme del XV secolo, per questo motivo è anche chiamato "La Gerusalemme della Toscana". Qui è possibile ammirare il castello di Montaione, un’antica fortezza circondata da 11 torri che risale al 1200, al centro di esso si trova una piazza centrale dove perdurano la chiesa di San Regolo e il Palazzo Pretorio. La città però non è nata nel Medioevo bensì era già abitata in epoca etrusca e romana come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici rinvenuti sul territorio, come necropoli e resti di fornaci. Sul finire del mese di ottobre si svolge la sagra del tartufo e delle castagne, più conosciuta come “TartuFesta”.

Questo è un tratto del cammino della Via Francigena. Il cammino che sicuramente vi ruberà molte energie ma ne varrà la pena, i colori delle campagne e dei boschi che troverete lungo il tragitto vi porteranno sicuramente calma e serenità, la mente si arricchirà della scoperta di luoghi che ancora non avete esplorato. Perlomeno questo è quello che raccontano i pellegrini che hanno già vissuto questa esperienza. Senza aspettare ancora, il nostro consiglio è sicuramente quello di mettere lo zaino in spalla e partire all’avventura di un viaggio che unisce il corpo all’anima, alla natura e, se vogliamo, alla storia.

https://www.viefrancigene.org/it/ https://www.camminafrancigena.it/ 

Forse Potrebbe
interessarti anche

2020: le nuove sistemazioni
Glamping significato
Glamping: cos'è